Sito penalizzato: ecco come uscire dalle penalizzazioni

Il tuo sito è stato penalizzato? Hai perso molte visite verso il tuo sito e non ha la minima idea di cosa possa essere successo? Niente panico, sei in buona compagnia: capita la stessa cosa a migliaia di persone, tutti i giorni.

IDENTIFICARE UNA PENALIZZAZIONE REALE

Il primo passo da fare sarà quello di distinguere se si tratta realmente di una penalizzazione o di altri fattori (nuovi concorrenti, Google si è stancato dei tuoi contenuti, sul tuo sito c’è un errore nel codice, ecc…). Uno dei primi fattori da analizzare: il calo dei visitatori è avvenuto in maniera graduale o in maniera brusca?

Quando si verifica la seconda ipotesi, solitamente, si tratta di un problema risolvibile in pochi giorni e che dipende da errori di impostazione del CMS che stiamo usando.

Se il calo di visitatori è graduale il problema è ben più difficile è importante!

TIPI DI PENALIZZAZIONE

sito penalizzato

sito penalizzato

Le penalizzazioni possono essere di due tipi: manuali ed algoritmiche.

Penalizzazioni manuali

Le penalizzazioni manuali vengono effettuate direttamente da un collaboratore di Google (un quality rater) e dipendono, appunto, dalla valutazione del sito da parte di quest’ultimo. Il quality rater controlla il sito e decide se è il caso o meno di penalizzarlo. Se avviene una penalizzazione essa può essere parziale (Partial matches) e quindi riguardare solo alcune pagine o totale (Site-wide matches). Quando si verifica questa penalizzazione si riceve un avviso nel pannello di controllo del Webmaster Tools.

In questo caso bisogna apportare delle modifiche in base alle motivazioni riportate nell’avviso e poi inviare una richiesta di riconsiderazione.

Penalizzazioni algoritmiche

Sono penalizzazioni del tutto automatiche. Alcune di esse avvengono con una cadenza precisa, altre possono essere applicate in qualsiasi periodo. In questi casi si può uscire dalla penalizzazione solo quando lo spider di Google ripasserà sul sito in questione e non troverà più la causa scatenante. Tra gli algoritmi più famosi ricordiamo Panda e Penguin.

Alcuni esempi:

contenuti insufficienti: ad esempio articoli di poche righe, magari copiati a destra e a manca; in questo caso c’è poco da fare se non mettere mano a tutti i contenuti e ricrearli da capo.

tag in eccesso: in questo caso la penalizzazione si chiama “Tag Excess” e di solito si risolve in massimo 30 giorni (il numero dei tag non dovrebbe superare il 20% del numero degli articoli);

troppa pubblicità: il sito è pieno di pubblicità e quest’ultima è predominante rispetto al contenuto. La rimozione della pubblicità in eccesso risolve il problema.

compravendita di link: se hai acquistato dei backlink ha buone probabilità di incappare in una penalizzazione. Se vendi dei link ancor di più.

CONTENT IS THE KING

Frase ripetuta a dismisura ma da tenere sempre presente. Google è ghiotto di contenuti, buoni contenuti. Qual è lo scopo di Google? Fornire un ottimo servizio a chi effettua una ricerca. E’ proprio per questo motivo che Google premia i contenuti migliori. Inoltre, creando ottimi contenuti, si potranno ottenere dei link in entrata in maniera spontanea e il rank del sito aumenterà in maniera naturale.

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